Dima regolabile per scassi con elettrofresatrice e anelli di guida

Sullo scorso numero abbiamo pubblicato un Jig molto simile a quello di cui leggerete nelle prossime righe. Ci sono però alcune differenze sostanziali. Partiamo dalle analogie: entrambi permettono di copiare esattamente lo spessore di un elemento da inserire (in modo passante oppure no) sulla faccia di un pannello, consentono di regolare progressivamente l’affondamento dell’utensile in modo da sforzare meno il motore della macchina, le lame ed il legno e tutti e due possono essere realizzati nelle dimensioni più svariate. Le dif- ferenze stanno sostanzialmente nel fatto che nel primo caso occorre dotare l’elettrofresatrice di una sottobase in plexiglass che le sottrae profondità di taglio mentre nel secondo questo problema non si pone perché si usa il famoso anello a copiare incorporato direttamente alla base dell’elettroutensile. Anche i materiali usati sono differenti; da una parte multistrato di betulla da 15mm, dall’altra dello stratificato HPL da soli 6mm di spessore. Un vantaggio, non secondario, del modello qui proposto sta nel fatto che può essere utilizzato anche per realizzare scassi e lavorazioni che prevedono l’uso di frese differenti da quelle cilindriche, ad esempio a coda di rondine o per modanature ad affondamento. Questo perché, a differenza del tipo precedente, la fresa non corre a contatto delle coste interne del jig ma all’interno dell’anello di copiatura. Il prezzo da pagare per questa versatilità sta nell’obbligo di calcolare il cosidetto Offset, ovvero lo scarto tra il diametro esterno dell’anello di guida e il punto in cui la fresa effettua la lavorazione. In verità anche il primo modello presenta le medesime possibilità ma occorrerebbe ogni volta aggiornare l’ampiezza della sottobase aggiuntiva (aggiungendo degli spessori) per adattarla alla fresa impiegata.