di
Francesca Di Croce
Design e Architettura
Dal bicchiere al legno
Quanto ci sentiamo persi senza il nostro telefono cellulare? Questo oggetto, nato per permetterci di essere raggiungibili e comunicare con gli altri anche fuori casa, ha acquisito nel tempo numerose funzioni accessorie divenute poi fondamentali nella nostra vita quotidiana. Il cellulare, più di altri oggetti, ha cambiato radicalmente la nostra vita e i gesti della vita di ogni giorno, diventando parte integrante della nostra quotidianità. Nel tempo le case di produzione hanno inserito numerose funzioni aggiuntive contribuendo a soppiantare, nella maggior parte dei casi, telefoni fissi, macchine fotografiche e sistemi wireless per ascoltare musica, come l’iPod. La presenza di un sistema di riproduzione audio ha portato alla nascita di alcuni gesti che prima non erano neanche immaginabili, come la necessità di amplificare il suono in uscita dal telefono in assenza di sistemi alternativi per la riproduzione del suono. Ecco che allora il gesto di mettere il telefono in un bicchiere, impensabile fino a una ventina di anni fa, è entrato ormai nella prassi comune. Questo fenomeno si chiama amplificazione passiva: il suono emesso dal cellulare rimbalza sul fondo del bicchiere e aumenta risalendo verso l’esterno risultandone amplificato. L’amplificazione passiva si basa sul principio fisico delle guide d’onda acustiche: se le onde acustiche entrano in un percorso obbligato adeguatamente dimensionato la risposta audio ne risulta potenziata senza alcun bisogno di ausilio elettronico o di alimentazioni esterne.